La danza racconta la bellezza e riesce ad emozionare con l’arte del corpo.
Il cinema riesce ad arrivare all’anima con la potenza delle immagini.
Storie e immagini del mondo, storie e immagini dove spettacolo dal vivo e cinema si incrociano, mettendosi l’una al servizio dell’altra.
NOMENSLAND. Per la prima volta il tema della violenza sulle donne trattato nella danza senza filtri, dinamica, travolgente, cinematograficamente immersa in un mondo anni Trenta reinventato, le con musiche spettacolari di Johnny Klimek e Tom Tykwer (rese famose dalla serie tv Babylon Berlin). Una storia di 18 ragazze vittime di uomini vuoti e violenti, impossibilitate ad esprimere la propria identità estetica, culturale, sessuale, sociale, riescono a liberarsi attraverso una danza senza drammi, gioiosa, potente, coinvolgente, sensuale, vincente. Costrette ad una lotta danzata con gli uomini, simbolo del cortocircuito della violenza nella vita, in questa sfida che sembrerebbe persa in partenza, come il mondo per secoli ha fatto credere, accade invece esattamente il contrario.
NOMENSLAND è un gioco di parole che ricorda un famoso film che parla di una terra di mezzo, una terra di nessuno, qui finalmente riconquistata da donne, forti, coraggiose, generose, infinite depositarie della vita stessa.