Oh Peter, hello. Goodbye.
Eccolo il saluto che dovevi diventare.
Lo attendevo con comprensione perché in tutte le nostre cose c’erano sentenze e redenzioni.
Dentro è incluso il desiderio a cui dovevo tornare e che avrei dovuto conservare. È necessario un controllo risoluto delle aspirazioni per non divenirne vittima. Sei senza assedio, e io non sono più un sorriso bensì l’inverno.
Copriti anche tu.
Dicevi che ogni corpo cerca, chiama, deve compiersi.
È vero, eccolo il rituale per andare.
Sento che vuoi trascinarmi nel tuo spazio ma ho scelto di farmi tornare da me stessa, in simbiosi
con i mie gesti larghi e senza costrizioni. Finché non si compiranno faremo da guardie ai nostri
sonni ma stando di profilo, per dare accesso agli incubi.
Poi aprirò le mani come in uno spazio tutto mio, senza avere intorno le tue che cercano di prendere un ultimo sguardo da vicino
Coreografia Laura Matano
Interpreti Diletta Antolini, Melissa Bortolotti, Francesco Corvino
Disegno Luci Gessica Germini
Prima di domani
Cedere alla terra con un gesto sfinito, il corpo si trasforma in un secolo chiuso.
Lascia andare.
Intensità, delicatezza, violenza, sincerità, intimità.
Accogli di nuovo tutto e accudiscilo. Una partita che non finisce.
Ogni volta, il dolore, è una grandissima scoperta. Fulgente, come una stella nera.
Manca qualcosa, cominci a vivere senza, mentre cerchi il punto di fuga della vita.
Raschia le parole vuote, inventa un nuovo linguaggio, ricava per sottrazione.
E' paura quella che viene ma arriva insieme al coraggio.
Forza. E coraggio.
Servono.
Per imparare di nuovo dove sono i punti cardinali e poi l'esatta verticale.
Per far quadrare di nuovo l'equilibrio.
Divori l'esistenza.
Ti storci.
Una torsione che scava il fianco, necessaria per riemergere. Intanto scorre un pianto incurante e a suo modo ospitale.
E cammini, vai avanti nel disordine del destino, obbedisci al fallimento del tempo che ti cade addosso senza che tu possa fermarlo.
Ci riguarda tutti.
Un passaggio obbligato, obbligatorio, non si scappa, non si fugge, il ponte è crollato.
Conta le ore, i minuti.
Conta i secondi.
Anzi, guarda, reggiti la testa con la mano quando sentirai troppo rumore dentro.
Prenditi il tempo che ti occorre.
Stato di necessità costretto.
E' così, ci devi passare prima di domani.
E da domani non te lo scordare più.
Coreografia Laura Matano
Assistente alla coreografia Sabrina Rigoni
Interpreti Diletta Antolini, Melissa Bortolotti, Noemi Garofalo, Sabrina Rigoni
Visual Art Jessica Incerti Telani
Scenografia Cinzia Macis
Preparazione Drammaturgica Stefano Masotti
Disegno Luci Gessica Germini
ph. Elena Bianchi